Un lavoratore di un’azienda di Bentivoglio reintegrato per la mancanza di “giusta causa”. Così il Tribunale di Bologna applica l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, modificato dalla riforma Fornero. La Cgil: “1-0 per noi”.

L’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori è vivo e lotta insieme a noi. Almeno questo sembra da una sentenza del Tribunale di Bologna in merito ad un licenziamento senza giusta causa avvenuto a Bentivoglio, Comune della provincia bolognese.
Nonostante la riforma del lavoro firmata dal ministro del Welfare Elsa Fornero, infatti, il tribunale ha deciso il reintegro del lavoratore, licenziato per motivi disciplinari perché, in una mail inviata ad un collega, aveva criticato l’azienda.
Una motivazione che al giudice non è sembrata sufficiente per giustificare il licenziamento e, invece di stabilire la sola sanzione economica (come sancito dalla legge Fornero), è stato ordinato di far tornare il lavoratore al suo posto.

La Cgil, dal canto suo, canta vittoria. “Si tratta – scrive Alberto Piccinini dello Studio legale associato – di un precedente importantissimo, perché interviene nelle prime applicazioni della legge Fornero, depotenziandola in quella che voleva essere la sua principale finalità, ricondurre le conseguenze dei licenziamenti illegittimi, a meno che non fossero discriminatori, ad un mero risarcimento economico. Ma non tutte le ciambelle riescono col buco”.