Anche nel 2016 torna la festa di strada in via del Pratello per celebrare la Liberazione, con un lungo calendario di iniziative che coinvolgono molti luoghi della città.

La festa di strada di via del Pratello in occasione della Festa della Liberazione dal nazifascismo è ormai una tradizione per i cittadini di Bologna. Al punto che gli appuntamenti de “Il Pratello R’esiste 2016” trabordano, e di molto, quello che è il consueto appuntamento del 25 aprile.
Del resto, nelle precedenti edizioni l’iniziativa è stata partecipatissima ed ha saputo aggregare attorno a sè tutte le realtà sinceramente antifasciste. Non a caso il verbo-chiave è “accogliere”.
Molte iniziative di avvicinamento si sono già svolte, ma ne sono previste molte altre.

Oggi, 20 aprile, alle 19.00 in via Santa Croce, verrà inaugurata la mostra “Open Borders – Sguardi migranti”, a cura di Senape vivaio urbano. Sempre oggi, ma alle 19.30 in via del Pratello 25, “Il Piratello racconta il Pratello”, letture dal libro di Odette Righi.
Domani, giorno della liberazione di Bologna, i nostri collaboratori del Caso S daranno vita all’iniziativa “A chi la racconti? La Resistenza tra web, tv e piazze“. L’appuntamento è alle 17.00 al Bar De Marchi in piazza San Francesco.
Alle 18.30, invece, lungo via del Pratello, “Libertalia Musical: la ludica pirateria della Libera Repubblica del Pratello”.

Venerdì 22, al Centro Sociale La Pace, nella Sala Benjamin alle 18.30, ci sarà l’aperitivo e presentazione dell’ultimo libro della trilogia “Il sol dell’avvenire” alla presenza dell’autore Valerio Evangelisti, con accompagnamento musicale a cura di Barricata 71.
Sabato, invece, la Libera Repubblica del Pratello in collaborazione con Social Log promuove la tavola rotonda “Viaggio nelle occupazioni a scopo abitativo. Dall’esperienza delle case occupate in Pratello a quelle di oggi” e inaugurazione della mostra fotografica di Michele Lapini. A seguire proiezione del docufilm sulle case occupate del Pratello.
Domenica, infine, in via Santa Croce 11, dalle 16.00, la stampa live dei disegni personalizzati di Marco de Barba, alias Caccadura.
E questo è solo l’aperitivo, perché il 25 aprile c’è la festa di strada.