I dati Istat sono impietosi: 300 mila posti persi al Sud, dove i giovani neet sono doppi rispetto al nord, ascensore sociale bloccato, aumento solo dell’occupazione precaria. Crollano gli operai della manifattura e aumentano quelli di commercio e servizi. Determinante la ‘dote’ familiare. Uno su due trova impiego tramite parenti o amici. Il commento di Marta Fana.

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