Dal 21 al 24 febbraio, Bologna apre le porte a BilBOlbul, il Festival internazionale di fumetto, che quest’anno festeggia la settima edizione. In programma esposizioni, presentazioni e dibattiti, che coinvolgeranno più di 61 luoghi della città, dalla Salaborsa alla Pinacoteca, passando per le piazze e le strade del centro.

La storia di BilBOlbul inizia nel 2001, quando nascono le prime iniziative culturali che, per tutto il corso dell’anno, propongono attività e laboratori su fumetto e illustrazione. Nel 2007, grazie all’espansione delle iniziative e al sempre più nutrito numero di interessati, BilBOlbul diventa ufficialmente il Festival che è oggi, stabilendosi con sede fissa a Bologna. “Il Festival è cresciuto enormemente in questi anni – commenta Emilio Varrà di Hamelin, l’associazione culturale organizzatrice del Festival – . Da una parte è cambiata la forma di occupazione della città: prima eravamo noi a proporre attività alle istituzioni, ora è la città stessa che scalpita per farle proprie. Dall’altra, BilBOlbul è riuscito a coinvolgere un numero sempre maggiore di giovani artisti, che quest’anno sono il 70% del totale dei partecipanti”. Quest’edizione vedrà protagoniste anche l’Università e l’Accademia di Belle Arti, il cui corso di Fumetto e Illustrazione è ormai giunto al decimo anniversario.

Protagonista indiscusso della settima edizione di BilBOlbul sarà Vittorio Giardino, artista bolognese di fama mondiale, creatore di Sam Pezzo e di molti altri eroi. In suo onore, il 21 febbraio sarà inaugurata la mostra “La quinta verità” al museo civico Archeologico. “Bologna ha partorito uno dei più grandi artisti del secolo e neanche lo sa. Abbiamo voluto tributargli quest’omaggio per farlo conoscere e inserirlo in un contesto dove il suo lavoro di grande maestro possa essere uno spunto di dialogo coi giovani” continua Varrà. Tra i partecipanti anche Lorenzo Mattotti, con l’esposizione “Oltremai”, e tanti altri artisti provenienti dall’Europa e da oltre oceano.

Il Festival, come ogni anno, si propone di dare spazio ai talenti già affermati, ma anche ai giovani artisti, investendo nella formazione di nuovi lettori, con attività nelle biblioteche e nelle scuole. Per rispettare e portare avanti questo progetto, nell’edizione 2013, una sezione speciale del Festival sarà riservata ai bambini e agli adolescenti: verrà, infatti, allestita una “fumettofficina”, dove i giovani potranno sia creare che leggere i fumetti.  

“BilBOlbul può essere una vetrina importante per mostrare il proprio lavoro. Il mercato del fumetto, in Italia, è in crescita ma ha ancora numeri molto limitati. Per questo ci vogliono più lettori: unendo insieme fumetto, letteratura, cinema, illustrazione e teatro, il Festival cerca di ampliare il pubblico di potenziali lettori, in una prospettiva di crescita contnua”, conclude Varrà.
Per consultare il programma completo di BilBOlbul: www.bilbolbul.net

Giulia Maccaferri