Vladimir Luxuria, prima transgender ad essere eletta in Parlamento, è stata fermata dalla polizia russa di Sochi per aver esposto una bandiera arcobaleno con la scritta in cirillico “Gay è ok”. Il rilascio è avvenuto dopo alcune ore.

Vladimir Luxuria contro la legge antigay di Putin: fermata dalla polizia

Luxuria si trova a Sochi per assistere alle Olimpiadi insieme a una troupe de Le Iene, impegnata a realizzare un servizio sulle restrittive leggi di Putin riguardo alla problematica omosessuale in Russia. La polizia ha fermato l’ex parlamentare mentre esponeva una bandiera arcobaleno con scritto “è ok essere gay”. Qualche ora prima, su Twitter, Luxuria aveva annunciato così il suo arrivo in Russia: “Sono a Sochi! Saluti con i colori della rainbow, alla faccia di Putin!”.

La provocazione di Luxuria, rilasciata poi dopo alcune ore, è ovviamente rivolta alla legge omofoba di Putin, quella con cui vieta la propaganda omosessuale in presenza di minori. È stata la stessa Luxuria, tramite un sms al Gay Center reso noto dal suo portavoce, Fabrizio Marrazzo, ad annunciare il rilascio: “Sono stata liberata e domani assisterò ai Giochi”.

“Era da sola, non aveva un avvocato e nessuno parlava inglese – racconta Flavio Romani, presidente nazionale di Arcigay – ed era abbastanza scossa. Mi ha detto di non essere stata malmenata né trattata male”. Nel frattempo era stata allertata la Farnesina per mettere in moto le misure necessarie, poi “verso mezzanotte con un altro messaggio Vladi mi ha detto di essere stata liberata”.

Nella giornata di oggi Luxuria assisterà ad una partita di hockey, vestita con i colori dell’arcobaleno, indice del fatto – secondo Romani – che l’ex parlamentare “non si è pentita di quello che ha fatto, né ha intenzione di scappare da Sochi. Conoscendola non escludo che possa fare altri gesti dimostrativi forti”.

Andrea Perolino