Oggi pomeriggio i commercianti del comitato Vivere in centro hanno incontrato l’assessore Matteo Lepore per parlare degli effetti del Cantierone sulle loro tasche. Secondo l’Osservatorio economico sull’impatto dei lavori sulle attività commerciali, si registrano in media perdite che vanno dal 16 al 40% , ed alcuni esercenti stanno già pensando di chiudere, dopo solo due mesi di cantiere.

Quando due mesi fa è iniziato quello che è stato definito “Il cantierone”, nessun commerciante delle vie principali, Rizzoli e Ugo Bassi, si era immaginato di andare in perdita nel giro di poche settimane. O per lo meno non così tanto. Stando infatti ai dati riferiti dall‘Osservatorio economico sull’impatto dei lavori sulle attività commerciali, ogni esercente sta tutt’ora perdendo in media il 16-20% del proprio fatturarto, ma c’è anche chi registra cali maggiori con punte che arrivano anche fino al 40%.

Ed oggi per parlare proprio di questo, e del fatto che molti esercizi sono costretti a chiudere, decine di commercianti del comitato Vivere in centro si sono presentati a Palazzo D’Accursio nel pomeriggio per chiedere conto all’amministrazione delle perdite che sono costretti ad affrontare. E della, secondo loro, cattiva gestione di un cantiere previsto per 10 mesi.  Ad ascoltarli c’era solo l’assessore Matteo Lepore che ha preso nota dei disagi presentati uno ad uno da diversi commercianti, visibilmente colpiti da settimane di inattività.

“Molti di noi – spiega Giorgio Izzo Gualandi, presidente del comitato Vivere in centro – non sanno nemmeno quando dovranno chiudere esattamente per permettere la costruzione dei marciapiedi. E se continua così molti di noi dovranno abbassare definitivamente le serrande. Dieci mesi per questo cantiere, così come è stato pensato, sono troppi ed il rischio, per noi e per voi, è un centro totalmente deserto”.

Nel frattempo, come spiegano i commercianti, alcuni di loro non riescono nemmeno più ad accedere all’interno del proprio negozio perché bloccati dal cantiere; altri ancora, anche chi è stato dietro il bancone tutta la vita, sono costretti a chiudere per sempre.

Per ora però il Comune di Bologna, che parla per bocca dell’assessore Lepore, altro non può fare che modificare i regolamenti per concedere indennizzi e sgravi fiscali anche a chi esercita nelle vie limitrofe dalla data di inizio del cantiere. “Ci prenderemo anche l’impegno di migliorare la comunicazione del cantiere, e di organizzare più iniziative all’interno del centro.  Ma per il resto, sgravi ed indennizzi, bisognerà trattare con le banche” ha spiegato l’assessore.

Francesca Candioli