La consigliera di maggioranza Amelia Frascaroli e quella di opposizione Emily Clancy difendono la nuova occupazione del Laboratorio Crash in via Don Fiammelli. L’ex assessore: “Rigenera uno spazio abbandonato e vittima della speculazione, creando relazioni e rispondendo a bisogni”. E annuncia un ordine del giorno per impegnare la giunta a lavorare sul tema degli spazi abbandonati in città.

La nuova occupazione del Laboratorio Crash in via Don Fiammelli a Corticella ottiene il consenso di due congliere comunali, una di maggioranza e una di opposizione. Ad intervenire, ieri nella seduta del Consiglio comunale, in difesa del centro sociale sono state Emily Clancy di Coalizione Civica, lista di opposizione a Bologna, e l’ex assessore al Welfare Amelia Frascaroli, che ai nostri microfoni è tornata sull’argomento precisando il suo pensiero.

“La loro presenza crea aggregazione, crea un presidio in una zona abbandonata e soggetta a fenomeni di degrado, crea relazioni, crea proposte per gruppi giovanili, ma anche più anziani – spiega Frascaroli – un lavoro che ricostruisce il tessuto sociale di un territorio“.
Anche il luogo scelto da Crash, un immobile di proprietà di Banca Etruria, entra nel ragionamento dell’ex assessore. “Vi invito fare un giretto in via Don Fiammelli – aveva detto ieri in Consiglio Frascaroli – vi troverete di fronte ad un grande edificio anni Settanta, uno dei veri mostri delle speculazioni immbiliari, di proprietà di una banca che ha gettato sul lastrisco migliaia di cittadini e che oggi potrebbe essere rigenerato come luogo di aggregazione sociale, solidarietà, mutualismo e cultura”.

Per Frascaroli, dunque, esperienze come quella di Crash ed altri centri sociali, proprio per il lavoro che hanno dimostrato di saper fare, vanno “custodite e promosse”. E bisogna evitare, invece, di cadere nella solita retorica utilizzata da certa politica, quella che evoca il dogma della legalità.
“Un’occupazione è un atto illegale, ma a mio avviso legittimo se è capace di produrre rigenerazione – osserva Frascaroli – La legalità è uno strumento, non un fine. Altrimenti, se lo prendessimo come valore assoluto, in Italia sarebbero ancora in vigore le leggi razziali, che erano perfettamente legali”.

Ritorna, dunque, il tema dell’utilizzo sociale degli spazi, pubblici e privati, abbandonati in città. Un tema su cui Frascaroli si propone di lavorare, sperando nella convergenza di Coalizione Civica che a tal proposito ha realizzato una mappa, e che potrebbe concretizzarsi con la presentazione di un ordine del giorno che chieda alla giunta di impegnarsi formalmente in questa direzione.

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