Contro l’ennesimo accordo separato e contro il patto sulla produttività del governo Monti sciopero generale della Fiom, con manifestazioni regionali a Bologna e in tutta Italia.

In vista dello sciopero generale i delegati provinciali della Fiom si sono dati appuntamento questa mattina al Centro Congressi Atc, per valutare le misure di governo e Federmeccanica che hanno spinto il sindacato a proclamare la mobilitazione del 6 dicembre. A chiudere la mattinata è intervenuto il segretario generale Maurizio Landini.

Bersaglio della manifestazione è in primo luogo la Federmeccanica, che sta andando verso l’ennesimo accordo separato riguardo al rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici. La Federmeccanica ha infatti aperto le trattative escludendo dal tavolo il sindacato più rappresentativo della categoria, la Fiom, con la complicità di Cisl e Uil. Ma sono sopratutto i contenuti a preoccupare i delegati Fiom, perché vanno a imporre ai lavoratori una serie di condizioni pesantissime: il mancato pagamento dei primi tre giorni di malattia, 250 ore di straordinario comandato e cosi via, svuotando di fatto la funzione dei contratti nazionali stessi.

In secondo luogo il governo, su cui operato il giudizio non è meno drastico. L’accordo sulla produttività siglato dalle parti sociali, Cgil esclusa, peggiorerà ulteriormente la condizione dei lavoratori abbassandone il potere d’acquisto. Entrambe le misure sono frutto della stessa volontà della classe dirigente di far pagare la crisi a chi ne sta già subendo gli effetti sulla propria pelle: lavoratori giovani e pensionati.

A questo cercherà di rispondere lo sciopero nazionale dei metalmeccanici indetto dalla sola Fiom, il 5 e 6 dicembre, con manifestazioni regionali in tutta Italia, e ovviamente anche a Bologna.

Paolo Antoniazzi