Bologna si conferma una della città italiane del cinema. “Immaginare che film pensati 90 anni fa ritorneranno in vita e riusciranno di nuovo a colpire tutti ci riscalda il cuore e ci fa avere fiducia nuova nell’umanità” ha detto in conferenza stampa il direttore della Fondazione Cineteca, Gian Luca Farinelli. E, d’accordo con l’Assessore alla Cultura del Comune di Bologna Matteo Lepore, ha anche ribadito il valore simbolico di svolgere una manifestazione del genere nel più importante luogo di aggregazione della città: “Credo che ci sia un bisogno primario degli esseri umani di stare assieme. E la nostra città ha un luogo fisico per farlo, Piazza Maggiore, che è la piazza di tutti”.

Un cartellone ricchissimo che spazia dal cinema del presente a quello del passato, grazie al prezioso lavoro di recupero e restauro che svolge la Fondazione Cineteca. Dal 17 giugno ci si prepara all’inizio della 33esima edizione di Cinema Ritrovato, con la proiezione del nuovo film di Martin Scorsese dedicato a Bob Dylan, e il primo assaggio del documentario The Forgotten Front – La resistenza a Bologna, di Paolo Soglia e Lorenzo K. Stanzani. Si continua poi per altre quattro giornate con Rocky (18 giugno), Hanno rubato un tram (19 giugno), Roma di Alfonso Cuarón (20 giugno) e Drive, diretto da Nicolas Winding Refn, che sarà sul palco a presentare il film il 21 giugno.

Da sabato 22 a domenica 30 giugno ha inizio il festival vero e proprio, le cui lunghe giornate di proiezioni in sala si concluderanno tutte le sere alle 21.45 in Piazza Maggiore. Verranno proiettati: Miracolo a Milano, di Vittorio De Sica, presentato dalla figlia Emi; Easy Rider, di Dennis Hopper; Los Olvidados – I figli della violenza, di Luis Buñel; The Cameraman, di Buster Keaton; Roma, di Federico Fellini; Il circo, di Charlie Chaplin, con l’Orchestra del Teatro Comunale; Apocalypse Now, presentato dal regista Francis Ford Coppola; Il piacere, di Max Ophüls, presentato da Nicolas Seydoux; e Lezioni di piano, presentato da Jane Campion.

Le retrospettive dedicate alle donne che hanno fatto grande il cinema italiano si apriranno il 1 luglio, con l’arrivo a Bologna di Lina Wertmüller, fresca d’annuncio dell’Oscar alla carriera, che presenterà il suo Pasqualino Settebellezze. Questo filone della rassegna continuerà poi dal 6 al 12 agosto, con una lunga carrellata di film dedicati alle attrici italiane.

Un altro grande tema che attraverserà il festival sarà quello della memoria, dai Classici degli anni ’90, alle sezioni dedicate a Jean Gabin – che il 2 luglio presenterà il film di Julien Duvivier, La bella brigata – e a Oliver Stone, che introdurrà la proiezione The Doors il 7 luglio. I fratelli Avati apriranno tutte le proiezioni dal 23 al 25 luglio, dedicate ai film: Noi tre, Le strelle nel fosso e Maginificat. Il 9, 10 e 12 luglio rivedremo tre film di Truffaut (I quattrocento colpi, Jules e Jim e La donna della porta accanto), mentre il 13 e il 14 luglio saranno dedicati ai film italiani Come un gatto in tangenziale -presentazione di Riccardo Milani e Paola Cortellesi – e Romanzo criminale, introdotto da Riccardo Scamarcio. Matteo Garrone presenterà il suo Dogman il 30 luglio, mentre il 17 luglio il maestro del cinema Claude Lelouche introdurrà uno dei suoi titoli più iconici, Un uomo, una donna, accompagnato dal direttore del Festival di Cannes Thierry Frémaux.

Serate speciali saranno quelle del 15 luglio – in cui il direttore di World Press Photo, Lars Boering, presenterà gli scatti più belli dell’anno – e del 20 luglio, nella quale, in occasione dei 50 anni dallo sbarco sulla Luna, vedremo alcuni filmati d’epoca dedicati all’allunaggio, mentre la cantante Cristina Zavalloni si esibirà in un repertorio a tema. A seguire verrà proiettato il film Interstellar.

Sara Spimpolo

ASCOLTA L’INTERVISTA A GIAN LUCA FARINELLI:

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