Emozioni forti, per chi ha la sensibilità di entrare in altrui sensazioni, le sensazioni di Courbet, di estetica profonda, magnificenza, forza, ma anche sottile particolare, tenerezza. Ferrara, si conferma una delle capitali europee della cultura.

Fortunatemente, saranno delusi tutti quelli che si aspettano una mera esposizione di “paesaggio”. Un grande Gustave Courbet è quello che arriva nella città estense, si porta appresso le emozioni più intense che sa comunicare, anche le più intime, le più apparentemente piccole, ma così profonde.

Per questo è un rivoluzionario, perchè il suo Paesaggio vivrà di queste emozioni, lo rende vivo. Non ha precedenti, se non che grandi maestri del colore (Tiziano), avrà artisti a lui ispirati e sono tanti. Artista unico, uomo di montagna boschiva e di mare infinito, amante della natura e della caccia ancestrale, amante della forza animale, tanto da renderla eterna. Dolci e naturali le sue donne, imponenti e materiche le sue pennellate, un vero traghettatore dal sogno romantico alla pittura di realtà. Gli impressionisti gli devono tanto. Nota in conclusione, non opponete resistenza, lasciate ogni tanto che l’immagine ammiri voi, vi chieda aiuto, vi seduca, vi sfugga… ecco anche questo è Courbet.

L’intervista a fondo articolo è alla co-curatrice Barbara Guidi, faremo uno speciale sulla sezione “La Caccia”, sentite le sue parole e giovedì al Breakfast club, In Mostra ci sarà Maria Luisa Pacelli, co-curatrice e direttrice della prestigiosa sede espositiva Palazzo dei Diamanti.

                         William Piana