Gli educatori e le educatrici della cooperativa Quadrifoglio lanciano la campagna “Salario tutto l’anno” a seguito della scelta da parte del Comune e dell’Asp Irides di affidare la gestione dei campi estivi ad associazioni e polisportive. Il motivo  principale della protesta riguarda infatti lo stop della continuità lavorativa per i circa 400 educatori della cooperativa.

Con il termine dell’anno scolastico per alcuni lavoratori del mondo della scuola si aprirà una stagione all’insegna della precarietà. Questa è la maggiore preoccupazione per i 400 educatori della cooperativa Quadrifoglio che, a seguito della pubblicazione a marzo del Manifesto di Interesse da parte dell’Azienda per i Servizi alla Persona, hanno iniziato una mobilitazione per richiedere una continuità lavorativa dal momento che all’interno del Manifesto la quota di educatori da impiegare all’interno dei centri estivi sarebbe stata molto ridimensionata a fronte dell‘aumento dei volontari provenienti da associazioni e polisportive.

All’interno del Manifesto tra i maggiori punti di criticità, secondo gli educatori e i rappresentanti sindacali dell’USB, vi sarebbero infatti sia l’aver rivolto il bando prevalentemente verso associazioni e polisportive e solo in minima parte alle cooperative sociali, sia l’impiego di una consistente quota di volontari a scapito degli educatori. Di conseguenza a pochi educatori, circa un 25%, verrà permesso di seguire ai centri estivi i minori seguiti a scuola durante l’anno e, nello stesso tempo, dovranno seguire due o tre bambini disabili. La situazione non è completamente nuova dal momento che anche lo scorso anno alcuni educatori erano rimasti a casa mentre altri all’interno dei campi estivi dovevano seguire fino a tre bambini a testa con esigenze diverse tra loro. Per Milena Musu, educatrice di Quadrifoglio assunta a tempo indeterminato, la situazione non è facile:”questa storia dei campi estivi assomiglia ad un ricatto, o non lavori e stai in aspettativa non retribuita oppure, se lavori, la retribuzione ‘scende’ a 6/7 euro l’ora a fronte degli 8,50 previsti dal contratto scolastico”.  

“Siamo di fronte ad un nuovo passo verso lo smantellamento del Welfare sociale e ad un ulteriore svilimento della figura dell’educatore che viene posta in diretta concorrenza al ribasso con delle forme di lavoro meno tutelate – dichiara Marco Martucci, educatore Quadrifoglio – per questo motivo cercheremo la solidarietà dei genitori di tutti i bambini dal momento che i costi dei centri estivi sono aumentati”. Per il sindacato USB la mobilitazione è molto importante soprattutto in vista di luglio, quando verrà aperto il bando rivolto al servizio scolastico e che potrebbe portare ad un ridimensionamento del numero di educatori all’interno delle strutture scolastiche.

Michela Sartini