Una giornata di proteste su vari fronti del mondo del lavoro. Gli edili sono scesi in piazza per chiedere di cambiare subito l’Ape agevolata. “Inconcepibile tenere su un’impalcatura un lavoratore fino a 70 anni”. La Cgil indice un presidio per le 17.30 davanti alla Prefettura contro la reintroduzione dei voucher. In tutta Italia, intanto, scioperano i dirigenti scolastici per contratto e responsabilità. Sciopero improvviso anche al Centro di Produzione Pasti Erbosa.

CGIL in Piazza: diverse categorie coinvolte

Quella di questo giovedì 25 maggio è una giornata molto calda. Non sono le temperature atmosferiche a scaldare il clima, ma le proteste di lavoratori di vari settori, che oggi hanno incrociato le braccia, sfilato, svolto assemblee e si accingono a tenere sit-in.
Da un lato gli edili, che hanno dato vita ad una manifestazione promossa da Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil per il diritto alla pensione, la sicurezza, il rinnovo del contratto e contro il lavoro nero.
Dall’altro i dirigenti scolastici, che si sono riuniti in assemblea sindacale al Liceo Sabin in occasione della giornata di mobilitazione nazionale per il rinnovo del contratto dell’area dirigenza, per escludere dalla responsabilità dei dirigenti compiti estranei ai servizi educativi e per chiedere una maggiore efficienza nella gestione delle scuole autonome.

Sciopero improvviso, inoltre, al Centro di Produzione Pasti Erbosa, che serve 37 scuole della città di Bologna, nelle quali il servizio di refezione è stato garantito grazie a un menù di emergenza
A protestare sono anche i lavoratori di Sgb, che hanno dato vita ad un presidio presso la Bvm-gruppo Les Copains in difesa di due lavoratori licenziati da una cooperativa del consorzio Metra.
Infine nuovamente la Cgil di Bologna, che ha proclamato un presidio davanti alla Prefettura per le 17.30, allo scopo di chiedere conto al governo su ciò che sta accadendo attorno ai voucher. La forma estremamente precaria di pagamento era stata abolita dall’esecutivo stesso per scongiurare il voto al referendum promosso dal sindacato e validato dalla Corte Costituzionale.
Ora, però, c’è la possibilità che domani il governo, attraverso un improprio emendamento al DL 50/2017, definisca una nuova normativa sul lavoro occasionale, di fatto reintroducendo i voucher.