Inaugura domani a Xm 24 il primo “Festival delle Cucine Popolari Autogestite”, la due giorni lanciata dalla Rete Eat the Rich per “rivendicare e organizzare l’accesso per tutt* a un cibo genuino, il più possibile fuori dalle logiche di mercato e libero dallo sfruttamento”, e a cui parteciperanno numerose realtà da tutta Italia.

Due giorni di cibo, socialità, tavoli di discussione e cultura. Ma anche politica, perchè la convinzione è che il cibo costituisca “un terreno di lotta e possa scatenare processi politici”. Con queste premesse parte domani a Xm 24 il primo “Festival delle Cucine Poplari Autogestite”, lanciato dalla rete di ‘cucinieri sovversivi’ Eat the Rich, a cui parteciperanno più di 40 realtà di “Cucine di strada, mense, osterie e taverne, popolari e autogestite”.

Ci sono il cibo e l’alimentazione, dunque, ma non solo. La convinzione da cui muove i suoi passi il festival, scrive infatti Eat the Rich, è “che la cucina sia un campo assolutamente non neutro, che viva le contraddizioni e i ricatti del reale, che quindi debba essere un terreno di lotta e possa scatenare processi politici”.

Nel primo giorno del festival sono infatti tre tavoli di confronto e discussione su “Approvigionamento di materie prime e filiera alimentare”, “Forme di organizzazione delle cucine tra conflittualià e sostenibilità politica” e “Sfruttamento: antispecismo, corpi, ecologia politica”.

Il programma completo della due giorni prevedeva, sempre per sabato, un quarto tavolo di confronto su “Profitto e controllo: il cibo nelle istituzioni totali”, annullato, però, a causa della concomitanza con la manifestazione al Brennero contro le frontiere. “Riterremmo contraddittorio e incompatibile – commenta Eat the Rich – Lo svolgimento di quel tavolo quando, nello stesso momento, una delle lotte di cui avremmo voluto discutere ha un suo momento di esplicitazione”.

Anche Graphic News ha dedicato al festival che si apre domane una sezione del suo sito. L’appuntamento è per domani mattina alle 9 a Xm 24.