Sabato Ufomammut saranno all’Alchemica di Bologna per presentare: “Ecate”, un disco nato spontaneamente.

Ufomammut all’Alchemica

Gli Ufomammut nascono nelle “lande nebbiose della provincia di Alessandria” nel 1999 sulle “ceneri di un vecchio progetto, i Giù di Corda”, mentre erano alla ricerca di un batterista.  

“Partendo dall’idea di unire il mondo dei vivi e il mondo dei morti, per questo ci è venuta in mente questa divinità preellenica, Ecate, che era in grado di viaggiare fra queste due dimensioni”. “Ecate” è l’ultimo LP di una lunga produzione che negli anni non ha fatto altro che crescere qualitativamente, portando la band a solcare i palchi di tutta Europa e Nord America, ricevendo i plausi anche della stampa di settore italiana, difficilmente affascinata da queste produzioni nostrane.

Ufomammut uniscono psichedelia, teatralità doom, sperimentazioni e bordate di sludge. Il risultato è un mix di mastodontica brutalità ed incredibile lucidità. La composizione del loro ultimo lavoro presenta varie stratificazioni. “Abbiamo fatto delle registrazioni per capire come arricchire la classica struttura sonora del power trio, d’altronde abbiamo voluto sempre aggiungere una dimensione ufo al mammut. Abbiamo aggiunto diversi synth, stratificazioni, suoni” C’è uno ricco studio dietro Ecate, a cui si sono aggiunte altre idee venute in fase di registrazione. “C’è sempre una parte creativa, una parte in cui si riprende una struttura e dei buchi che vengono riempiti in studio.”

Oltre alle sonorità un po’ “mammut” i loro live sono decorati da visual realizzati dal Collettivo Malleus, parte degli Ufomammut, per dare manforte alla dimensione psichedelica, mai abbandonata verso sonorità più grezze e potenti. Impegnati in tour europei e negli USA, non è facile trovarli per i club del nostro paese. E’, quindi, una delle poche occasioni per assistere al concerto della band qui in Italia “Sia per problemi logistici – ci dicono – poichè non si riesce ad organizzare facilmente tour, se non date solamente nei weekend. Non è snobismo il nostro”.

Non rimane che misurare il loro bestiale appetito sul palco questo sabato per un importante ritorno nella nostra città.

Francesco Sassi e Alina Dambrosio