Nel suo discorso al Senato, Matteo Renzi ha dedicato alcune parole alle unioni gay, facendo riferimento alla necessità di trovare un compromesso con altre forze politiche. Parole che incontrano il dissenso delle associazioni lgbt. Per Flavio Romani di Arcigay “la politica di compromessi ha portato solo a fallimenti”.

Nel discorso con cui Matteo Renzi ha chiesto la fiducia al Senato, il tema dei diritti delle coppie di fatto e gay è stato toccato dal neo-premier spiegando come sia necessario “ascoltarsi” e “trovare un compromesso”. Larghe intese, insomma, anche per quanto riguarda le unioni tra persone dello stesso sesso. La parola “compromesso” ha però suscitato forti perplessità fra le associazioni lgbt, tra cui l’Arcigay, che per bocca del suo numero uno Flavio Romani esprime un “dissenso completo rispetto a una politica di compromessi sulla questione dei diritti civili delle coppie gay e lesbiche”.

Il presidente di Arcigay, Flavio Romani, ha motivato ai nostri microfoni questo dissenso: “abbiamo visto in questi anni un susseguirsi di strategie del compromesso che ha portato a un fallimento dietro l’altro“. “Dai tempi dei Pacs c’è stata una serie di proposte sempre più scadenti – continua Romani – adesso viviamo in un Europa e in un mondo in cui molte nazioni approvano l’allargamento del matrimonio civile anche alle persone dello stesso sesso”.

E proprio il matrimonio civile è “l’unica soluzione accettabile” secondo il numero uno di Arcigay, che avverte come “tutto il resto non ci può più andare bene”. Niente compromessi insomma, soprattutto se il dialogo su questo tema deve essere portato avanti insieme al Nuovo Centrodestra, la principale forza politica che sostiene il governo Renzi insieme al Pd. “I compromessi con il centrodestra li abbiamo già visti, sono stati fallimentari perché da quella parte politica c’è un rifiuto totale verso questi temi”. Il riferimento di Romani è al tentativo fatto insieme al Pdl in merito alla legge sull’omofobia, che ha prodotto alla Camera un testo obbrobrioso in cui si difendevano i carnefici e si lasciava libertà di insulto – spiega ancora Romani, che incalza – questo è il risultato del compromesso”.

Per il presidente di Arcigay “l’unica soluzione possibile è cercare maggioranze trasversali diverse da quelle che reggono il governo. Basta avere la volontà e la visione politica adatta per farlo, cosa che evidentemente Renzi non ha intenzione di fare”. Per queste ragioni, conclude Romani “diciamo a Renzi di lasciare perdere queste questioni, di cui è meglio che si occupi solo il Parlamento”.

Andrea Perolino