In una circolare il ministro degli Interni Salvini annuncia una stretta sulle occupazioni, raccomandando tempestività negli sgomberi e un censimento degli occupanti. Dopo i migranti, i poveri sono la nuova frontiera del governo, che diceva di voler condurre una guerra contro le elite. L’ex assessore bolognese Frascaroli: “Atto grave. Chiamerò Piantedosi per capire di più”. E sul Pd: “Fa piacere che abbia cambiato idea”.

Sgomberate tutto, sgomberate presto“. Suona così la circolare che il ministro degli Interni, Matteo Salvini, ha diramato alle Prefetture. Dopo l’atto illegittimo con cui cercava di fare pressione sulle commissioni territoriali che valutano le domande dei richiedenti asilo, il Viminale ora punta le armi verso una nuova categoria di svantaggiati: le persone senza casa. Oltre a loro, ad essere in pericolo sono anche i centri sociali, da sempre acerrimi nemici di Salvini.

La circolare è stata firmata da Matteo Piantedosi, capo di Gabinetto di Salvini, che condivide col suo capo l’indagine per sequestro di persona, abuso d’ufficio e arresto illegale scaturita dal caso della nave Diciotti.
Le parole d’ordine contenute nel documento sono “tempestività” nell’esecuzione degli sgomberi e “censimento degli occupanti“, una nuova schedatura.

La direttiva ha sollevato l’indignazione del Pd e di LeU. Ieri Matteo Orfini ha usato parole dure: “La nuova direttiva sugli sgomberi è una follia, procedere senza soluzioni alternative significa lasciare famiglie in mezzo alla strada. Il governo considera la povertà una colpa e l’emergenza abitativa una questione di ordine pubblico. Altro che attenzione ai più deboli”.
Una posizione a cui Salvini replica dicendo che la proprietà privata è sacra e facendo credere che tutte le occupazioni insistano su edifici di privati cittadini. “Se affitti il tuo appartamento alla persona sbagliata che non ti paga – ha scritto il ministro degli Interni su Facebook – e magari torni ad averne bisogno per i tuoi figli, non puoi metterci due anni a tornare in casa tua!”.

L’ex assessore al Welfare del Comune di Bologna, Amelia Frascaroli, commenta ai nostri microfoni il provvedimento. “Mi sembra un atto grave contro le debolezze e le fragilità di tanta parte della popolazione – osserva Frascaroli – Quello che mi preoccupa è l’attacco a chi occupa per un problema reale di disagio e di mancanza di abitazione, ma anche per chi occupa per motivi sociali e politici, levando la voce contro il vuoto, l’abbandono e il degrado degli edifici pubblici e indicando una via per la rigenerazione”.

Frascaroli, nel suo intervento, ricorda che il capo di Gabinetto di Salvini, Matteo Piantedosi, è stato fino a poco fa Prefetto di Bologna e l’ex assessore sottolinea che nella nostra città l’approccio è stato ben diverso, col tentativo di partire dalle occupazioni per costruire, attraverso una trattativa con la proprietà, un percorso di riemersione nella legalità.
“Il Prefetto Piantedosi ha tanto lavorato su questa linea – sostiene Frascaroli – Per il rapporto che abbiamo, gli chiederò cosa sta succedendo, perché la linea viene così modificata“.

L’ultima stoccata dell’ex assessore bolognese è rivolta però al Pd. Molti che si sono occupati del tema abitativo, in effetti, sono rimasti sorpresi dalle parole di Orfini.
Mi fa piacere che abbiano cambiato idea – afferma Frascaroli – Ricordo che quando a Bologna abbiamo aperto il dibattito sul salvaguardare delle occupazioni di centinaia di famiglie, come all’ex-Telecom, io mi sentivo dire da gran parte del Pd di allora che invece andava salvaguardata la legalità, che non c’era nessuna contrattazione da fare e che la gente andava buttata fuori e basta“.
“Mi fa piacere che oggi, per fare gli oppositori – conclude sarcastica Frascaroli – rivedano quelle posizioni. Se è vero che le rivedono”.

ASCOLTA L’INTERVISTA AD AMELIA FRASCAROLI: