Dal 24 marzo partiranno i lavori di riorganizzazione del sistema di raccolta dei rifiuti promosso dal Comune e da Hera. L’obiettivo è raggiungere il 50% di raccolta differenziata entro il 2016. “Chiediamo ai cittadini una grande collaborazione” afferma il sindaco Virginio Merola.

Il piano presentato oggi a Palazzo d’Accursio mira a una profonda riqualificazione ambientale e del decoro urbano. La volontà è quella di portare Bologna, con il riciclo del 50% dei rifiuti urbani entro il 2016, al primo posto nella classifica delle città sopra i 300mila abitanti. Si prevede la raccolta di 4800 tonnellate di carta e 980 tonnellate di plastica, “in termini di ambiente è come fare un bosco di 410mila alberi” spiega il sindaco Virginio Merola.

Il progetto prevede interventi differenziati per le tre tipologie urbanistiche esistenti: centro, fascia residenziale, collina e periferia. L’area più interessata ai cambiamenti sarà il centro storico, dove attualmente la differenziata si ferma al 25%. Spariranno tutti i cassonetti, sostituiti da 140 mini-isole interrate dove i cittadini potranno depositare vetro/lattine e rifiuti organici. La raccolta porta a porta sarà estesa, entro le mura, dalla plastica e carta all’indifferenziato. I container sotterranei saranno dotati di un sensore di riempimento, consentendo la razionalizzazione degli svuotamenti.

Per quanto riguarda le fasce residenziali la novità principale sarà costituita da nuove calotte applicate ai cassonetti per l’indifferenziato. Esse ne restringeranno l’imboccatura con funzione di dissuasione: l’idea è quella di sensibilizzare il cittadino a prestare attenzione ai volumi dei residui di questo tipo che, con una buona differenziata, dovranno per forza ridursi. Questo accorgimento è già in uso in altre città: “Rimini è molto avanti nei cassonetti con queste calotte che stanno dando degli ottimi risultati” sottolinea Virginio Merola. In collina e periferia si punterà soprattutto a un rafforzamento del porta a porta già esistente e a una nuova campagna di informazione.

L’impegno richiesto ai cittadini non riguarderà solamente l’atto del differenziare, ma una più stretta collaborazione per la soluzione di specifiche criticità. La cosiddetta ”App del rifiutologo” verrà potenziata per consentire a ogni individuo di segnalare particolari emergenze e il numero delle segnalazioni permetterà a Hera di intervenire in modo mirato. Il sistema sarà dotato di feedback per consentire al cittadino di valutare le ricadute del suo interessamento.

L’intera operazione, che comporta anche un piano per il decoro pubblico con un miglioramento estetico dei cestoni e la cancellazione dei graffiti, costerà a Hera 10 milioni di euro, che verranno ripartiti sulla tariffa. “Conterremo l’aumento a poco più dell’inflazione – afferma il sindaco – la cifra massima è una media di 40 centesimi al mese”, e conclude: “Tutti vogliamo una città dove si viva meglio e che riduca l’inquinamento. Questo è possibile: torneremo a essere i primi anche sulla raccolta differenziata dei rifiuti e per essere i primi bisogna che Bologna esprima il meglio che può esprimere”.

Pietro Gallina