Un decalogo elaborato dalla campagna “Banning Poverty 2018” per eliminare la povertà chiedendo all’Onu di rendere illegali le leggi che creano povertà.

Nessuno nasce povero, poveri si diventa. Con questa semplice ma elementare affermazione si apre il decalogo elaborato dai promotori della campagna internazionale “Banning Poverty 2018”. Un’iniziativa ambiziosa, anche riguardo al traguardo dichiarato: chiedere che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ratifichi nel 2018, 70° anniversario della dichiarazione Universale dei Diritti Umani, una risoluzione che dichiari illegale quelle leggi, quelle pratiche e quelle istituzioni sociali che sono l’origine della povertà e che ne perpetuano l’esistenza.
Tantissimi i soggetti coinvolti in questa campagna: gruppi e attivisti dall’Argentina al Marocco, dalla Malesia al Belgio, si sono raccolti attorno alla lotta contro l’economia globale, che attraverso lo smantellamento dello stato sociale, la mercificazione e privatizzazione dei “beni comuni” e la finanziarizzazione della vita stessa ha portato il pianeta sull’orlo del collasso.
A tutto ciò va contrapposta l’instaurazione di un nuovo Patto Sociale Mondiale che risponda esclusivamente ai bisogni e alle necessità della condizione umana e della vita sul pianeta terra.

Paolo Antoniazzi