A Bologna, il 17 e il 18 ottobre, si svolgerà il convegno “Panis. Coltivare culture”: due giornate di dibattiti e incontri sul tema del pane, organizzato dalla Cooperativa Eta Beta. Mentre sabato, in piazza Maggiore, i minori stranieri non accompagnati si trasformano in fornai e regalano pane.

l Progetto Panis nasce dall’idea che il cibo, e in particolar modo il pane, possa essere un luogo di incontro fra diverse culture e un supporto per i minori stranieri non accompagnati. La tavola è luogo che accomuna tutti i popoli, ma può creare divisione fra chi ha tanto, forse pure troppo, e chi ha poco, se non nulla.

Creato inizialmente per impegnare i minori stranieri durante il periodo estivo, il progetto è diventato un metodo per introdurli nel mondo del lavoro, insegnando loro un mestiere in cui ancora oggi è possibile inserirsi abbastanza facilmente. Il corso ha visto impegnati 40 ragazzi delle comunità del Gruppo Ceis di diversa provenienza. Sono stati divisi su due corsi di quattro settimane ciascuno e i migliori sono stati selezionati per due ulteriori settimane di produzione per le comunità minori del Gruppo Ceis, ottenendo un risultato eccellente.

Il fulcro del progetto sta appunto nel pane, alimento primario e semplice, ma contemporaneamente complesso da fare. Vi è quindi un binomio interessante fra semplicità e complessità, sciolto dall’entusiasmo dei ragazzi. Il pane, elemento importantissimo nella nostra cultura, può ridurre la differenza fra le diverse culture diventando un momento di unione, ma anche occasione di apprendimento e pratica della lingua. Attraverso questo progetto si vuole appunto dimostrare che il duro lavoro della produzione del pane può insegnare il rispetto, l’esecuzione di regole operative e l’autonomia personale unita a quella sociale. Insomma, la produzione si trasforma in un processo di integrazione, capace di aprirci a una società multiculturale dove è possibile mostrare, conoscere e accettare la cultura dell’Altro.

Sabato 17 e domenica 18 ottobre si svolgerà il convegno “Panis. Coltivare Culture”, nel quale si tratterà della storia e della cultura dell’alimentazione, di salute e pratiche di produzione del pane. Due giornate ricche di conferenze e laboratori che si svolgeranno fra la Sala del Silentium (Vicolo Bolognetti 2) e lo Spazio Battirame (via Battirame 11).
Gli stessi ragazzi che hanno seguito il corso durante l’estate distribuiranno gratuitamente circa 10.000 piatti fatti con le loro mani. L’appuntamento è per sabato 17 ottobre in Piazza Maggiore, alle ore 12.00, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, organizzata da Cefa Onlus. Sarà un gesto simbolico, per coinvolgere la città nel progetto e ripagarla con quello che hanno imparato in questi mesi.

Claudia Serra