Il giornalista Checchino Antonini spiega da chi è composto il sindacato che questa mattina ha manifestato sotto l’ufficio di Patrizia Moretti, mamma di Federico Aldrovandi. “È lo stesso sindacato che ogni anno il 20 luglio vorrebbe manifestare in piazza Alimonda a Genova”.

Sindacato della Polizia: cos’è il Coisp?


Coisp
sta per Coordinamento per l’Indipendanza Sindacale delle Forze di Polizia, ma chi si nasconde dietro un acronimo che quasi nessuno ha mai sentito nominare?
Secondo Checchino Antonini, giornalista di Globalist, proprio qui sta il punto: nessuno ne ha mai sentito parlare perché è un piccolo sindacato di polizia in cerca di visibilità. Dunque il gesto eclatante di questa mattina (la manifestazione sotto l’ufficio di Patrizia Moretti, mamma di Federico Aldrovandi, in solidarietà con i 4 agenti condannati per la morte del giovane) serviva proprio ad accendere i riflettori su una realtà sindacale minoritaria ed estremista.

“Il Coisp – spiega Antonini – è uno di quei sindacatini di una galassia sindacale imperfetta, poiché i sindacati di polizia non hanno gli stessi diritti dei sindacati dei lavoratori non in divisa, e come molte piccole organizzazioni di questa galassia è legato alla destra più becera”.
A manifestare questa mattina, osserva il giornalista, non c’era solo il segretario del Coisp, ma anche due esponenti di una realtà post-fascista che da An passa al Pdl a Fratelli D’Italia, che mantiene un mix di anticostituzionalità e securitarismo che contraddistingue quelle formazioni politiche.

Antonini spiega che il curriculum del Coisp, arricchito dalla provocazione di quest’oggi, in realtà può “vantare” altri crediti. “È lo stesso sindacato – racconta il giornalista – che ogni 20 luglio chiede di manifestare in solidarietà con le forze di polizia in piazza Alimonda a Genova e cercano di far passare un concetto aberrante: che i criminali siano fuori, mentre i poliziotti sarebbero discriminati e non avrebbero diritti”.

Antonini definisce poi “autentico sciacallaggio” quanto avvenuto questa mattina e ammette di non ricordare episodi simili (almeno nell’Italia repubblicana).
Secondo il giornalista, però, questo episodio è il segno che la vicenda Aldrovandi ha fatto breccia ed ha destabilizzato gli equilibri interni alla struttura delle forze dell’ordine.