Dopo le parole del sindaco che li ha accusati di essere vandali e ha chiesto al Prefetto di non autorizzare la manifestazione, gli anarchici che hanno organizzato il corteo di giovedì prossimo rassicurano chi vuole partecipare: “Non sarà un corteo guerresco”. Al centro delle proteste gli sgomberi delle ultime settimane e la riqualificazione della Bolognina: “Vogliono trasformare un quartiere popolare in uno per ricchi”.

Anarchici in corteo

“Non sarà nulla di guerresco”. È in questo modo che uno degli organizzatori del corteo anarchico del prossimo 3 luglio in Bolognina, risponde indirettamente alle parole di Virginio Merola di ieri. Il sindaco aveva parlato di “persone, poche, che sotto una cosiddetta sigla politica fanno solamente atti di teppismo che non possiamo più tollerare” e aveva chiesto al Prefetto di non autorizzare la manifestazione.
Di qui le parole degli organizzatori, che precisano però di voler dare rassicurazioni ai partecipanti del corteo e non una risposta al sindaco. “Faremo il corteo come lo abbiamo pensato – ribadisce l’attivista – e cioè un corteo comunicativo“.

Al centro delle proteste ci sono gli sgomberi di via Zampieri e via della Beverara delle ultime settimane, ma anche il progetto di riqualificazione e la gentrificazione che sta interessando la Bolognina. “Da alcuni mesi stiamo portando avanti una riflessione sul progetto di riqualificazione – spiega l’attivista – che vorrebbe fare della Bolognina il nuovo centro amministrativo della città e cambiare la natura di quartiere popolare per farlo diventare un quartiere per ricchi“.
Opere già in corso, come la stazione dell’Alta Velocita o la Trilogia Navile, ed altre in previsione, come il Tecnopolo o il campus universitario, vengono citati dagli organizzatori del corteo come esempi di ciò a cui si oppongono.

“In seguito agli ultimi sgomberi – afferma l’organizzatore – abbiamo ricevuto la solidarietà di molti residenti del quartiere”. Proprio per questo gli anarchici hanno deciso di organizzare la manifestazione, in modo da proseguire la riflessione e l’informazione sui processi di trasformazione urbana avviati dall’Amministrazione comunale.