Torna la mobilitazione per la vertenza Coopservice, con i blocchi dei palazzi in via Zamboni. Domani e mercoledì i lavoratori sostenuti da Cub e vari collettivi torneranno a incrociare le braccia. Ad annunciarlo è lo stesso sindacato di base, secondo cui gli accordi raggiunti da Cgil e Cisl sono “assolutamente inaccettabili”.

Nuovi blocchi in vista nel cuore della Bologna universitaria. Nonostante l’accordo tra l’azienda Coopservice e Cgil e Cisl, infatti, i lavoratori delle portinerie Unibo tornano in sciopero con “iniziative in tutta via Zamboni”, domani e mercoledì. Lo fa sapere Cub, il sindacato di base che segue e sostiene i lavoratori, secondo cui “rimangono tutte le ragioni dello sciopero proclamato dopo la settimana di blocco delle attività in via Zamboni”.

Gli accordi raggiunti dai sindacati confederali vengono ritenuti “assolutamente inaccettabili“, in quanto “non riconoscono le professionalità” e “aggiungono ad un trattamento retributivo da fame indennità che possono essere ritrattate dal datore di lavoro in ogni momento con una raccomandata e comunque valide fino al 31 dicembre 2015”.

“C’è stata una prima importante vittoria con l’aumento di 250 euro lordi mensili, un primo risultato – spiega Loris Narda di Hobo – il percorso però non si ferma qui perché questi soldi vengono dati come indennità e non dal contratto, che rimane quello da 2,80 euro all’ora”. Rimane dunque in vigore il “contratto vergogna della vigilanza – continua Loris – sul quale c’è anche una vertenza sulle funzioni che svolgono i lavoratori, che non fanno assolutamente i vigilantes ma fanno assistenza tecnica, informatica, supporto alla didattica” e quant’altro.

Riprendono dunque le lotte su tutti questi punti, ancora irrisolti. “Ricomincia lo sciopero con i blocchi e picchetti fa sapere ancora Loris – vogliamo invitare i docenti in piazza per rendere evidente il pezzo di università solidale. Quindi lezioni in piazza e attività lungo il percorso di via Zamboni”.

Andrea Perolino