Mafiamaps è il primo database che permetterà a tutti i cittadini di accedere a diverse informazioni sulla criminalità organizzata in Italia: da dove si riuniscono i clan, a dove operano maggiormente. C’è ancora un mese di tempo per finanziare questo progetto, aderendo alla campagna #mappiamolitutti: servono 100 mila euro. Obiettivo: mappare tutto il Bel Paese.

Il più grande database sulla criminalità organizzata mai realizzato in Italia. Attraverso una semplice ricerca dal proprio smartphone o tablet si potrà scoprire dove i mafiosi hanno colpito di più nel nostro Bel Paese, dove si incontrano e dove investono, dove avvengono più frequentemente episodi di intimidazione e dove sono stati compiuti assassini e stragi efferate.
È questo l’obiettivo, molto ambizioso, della squadra, tutta under 30, che lavorerà alla creazione di Mafiamaps e che ha lanciato una campagna per ottenere i fondi necessari. Servono 100 mila euro ed il crownfunding è già partito: c’è tempo fino a fine maggio ed è possibile donare direttamente sul sito www.wikimafia.it/mafiamaps. Qualora non si raggiungesse la cifra necessaria, il progetto verrà ridimensionato ma sarà avviato comunque.

“Il nostro obiettivo è quello di mappare tutta l’Italia, mettendo a disposizione diversi dati sui clan attivi, sulle inchieste fatte, sugli omicidi di mafia e su tutto ciò che riguarda questo fenomeno. Con 10 mila euro riusciremo a coprire la Lombardia, ma vorremmo riuscire ad arrivare ovunque” spiega Marco Fortunato tra i giovani del team che andranno a realizare questa app, nata da un progetto di Pierpaolo Farina e sviluppatasi in relazione a Wikimafia. La prima enciclopedia sulla criminalità organizzata.

Per ora sono stati raggiunti 7000 euro e c’è ancora un mese di tempo: la campagna terminerà il 23 maggio, anniversario della strage di Capaci, e la costruzione dell’app inizierà di lì a poco.
“Ci siamo dati un anno di tempo – spiega ancora Marco -. Il lavoro non sarà semplice perché le informazioni non sono facilmente reperibili: contatteremo le diverse associazioni presenti sul territorio e tutti coloro che possano darci una mano. Vogliamo creare una vera e propria rete: il cittadino non saprà solo dove si trovano i mafiosi, ma anche dove si trovano chi li contrasta“. Tra le altre ogni utente dell’app potrà contribuire al consolidamento dell’applicazione, sottolineando eventuali errori o fornendo ulteriori informazioni.

Alla campagna per Mafiamaps hanno già aderito personalità come i giornalisti Sandro Ruotolo, Pino Maniaci, Nando dalla Chiesa, sociologo e presidente Onorario di Libera e l’avvocato Leoluca Orlando.

“Il problema per ora sono i fondi. L’intelaiatura informatica da realizzare è molto costosa, per il resto noi, che siamo tutti giovani ed impegnati nel sociale, ce la metteremo tutta” conclude Marco.

Insomma #mappiamolitutti.