Studenti e studentesse mettono la faccia contro la violenza di genere. Da oggi la campagna “Che cos’è l’amor?”, promossa da “Il Progetto Alice” in collaborazione con Cheap e Regione Emilia Romagna, verrà affissa sulle bacheche del centro storico. “L’educazione alle relazioni può produrre un cambiamento sociale”.

Il titolo richiama una canzone di Vinicio Capossela. Le immagini, invece, riprendono gli strumenti più utilizzati dai giovani, come Facebook e Whatsapp, che spesso tra gli adolescenti diventano strumenti per il controllo e una gestione delle relazioni non orientata a parità e rispetto.
Sono alcune delle caratteristiche della campagna “Che cos’è l’amor?“, promossa dall’associazione “Il Progetto Alice” che, grazie al sostegno della Regione Emilia Romagna e alla collaborazione col festival Cheap, porterà sulle bacheche del centro storico bolognese alcuni manifesti contro la violenza di genere, che vede protagonisti gli adolescenti.

“Ci hanno messo la faccia – sottolinea ai nostri microfoni Giulia Selmi, una delle organizzatrici – Ciò è importante perché spesso le campagne contro la violenza di genere hanno come target un pubblico adulto”.
Nata in seguito a laboratori in 10 scuole cittadine, la campagna si è concretizzata col lavoro in tre istituti dell’area metropolitana: il Minghetti, le Aldrovandi Rubbiani e il Formart di Porretta. Ragazze e ragazzi si sono interrogati su cos’è l’amore e come, invece, vengono agite piccole violenze quotidiane.

Oltre alle bacheche cittadine, le immagini della campagna sono visibili anche su Facebook.
Se il fenomeno della violenza di genere è lungi dall’essere risolto, per i promotori della campagna il lavoro di prevenzione, in particolare l’educazione alle relazioni – anche se nell’ultimo anno e mezzo è stato al centro delle polemiche sulla famigerata Teoria del Gender, è fondamentale per produrre un cambiamento sociale.