Il presidente dei Verdi di Bologna, Filippo Bortolini, avanza una proposta per affrontare il problema abitativo. “Amministrazioni e costruttori si mettano attorno ad un tavolo per dar vita a soluzioni ponte, col locazioni provvisorie degli invenduti”.

Casa: la proposta dei Verdi

Anche grazie alla mobilitazione dei movimenti, il tema della casa si è ritagliato uno spazio consistente nel dibattito pubblico, anche bolognese.
Ad intervenire sul tema, quest’oggi dai nostri microfoni, è Filippo Bortolini, presidente dei Verdi di Bologna, che immagina soluzioni ponte per affrontare da un lato il problema di chi non ha un tetto e dall’altro gli oneri che gli stessi costruttori hanno quando non riescono a vendere gli immobili realizzati.

“Occorre che Amministrazioni e costruttori si siedano attorno ad un tavolo – spiega Bortolini – e affrontino il tema dell’invenduto e dello sfitto”. Il presidente dei Verdi cita anche alcuni dati in merito agli alloggi vuoti in città, che oscillano tra i 10 e i 15mila.
“C’è stata anche polemica – ricorda Bortolini – sul fatto che i costruttori debbano pagare l’Imu sugli alloggi che non riescono a vendere. Per ovviare a questo problema e al tempo stesso dare una risposta all’emergenza abitativa, si potrebbe pensare a soluzioni ponte, con l’affitto temporaneo, ad esempio per 5 anni, a prezzo calmierato dell’invenduto”.

Il presidente dei Verdi cita anche un esempio recento, quello che vede protagonista la Guardia di Finanza, che ha acquistato tre immobili invenduti in viale Lenin, ora utilizzati come foresteria per i lavoratori.
Le amministrazioni potrebbero individuare, quartiere per quartiere, quando c’è di invenduto e avviare soluzioni ponte.
“Le risorse a disposizione degli enti pubblici per acquistare o ristrutturare immobili sono poche”, insiste Bortolini, che sottolinea come in questo modo si eviterebbe un altro dei gravi problemi attuali, ovvero il consumo di suolo.