64 indagati, tra cui vertici di società sportive, calciatori e procuratori, accusati di evasione fiscale e false fatturazioni. Il mondo del calcio è scosso da una nuova inchiesta, che rivela come ci sia un’abitudine al malaffare. Balestri (Progetto Ultrà): “Occorre fare pulizia e puntare sui valori”. Mancini e Sarri invitati ai Mondiali Antirazzisti per confrontarsi sull’omofobia.

“Siamo alle solite, niente di nuovo sotto il sole”. Così Carlo Balestri di Progetto Ultrà ed anima dei Mondiali Antirazzisti commenta la nuova inchiesta giudiziaria sul mondo del calcio. La Procura di Napoli indaga 64 persone, tra cui ci sono massimi dirigenti, calciatori e procuratori di serie A e B: da Galliani a Lolito, da De Laurentis a Jean Claude Blanc, fino a calciatori come Paletta, Nocerino, Quintero, Mutu e Crespo. Coinvolti anche diversi procuratori, tra cui Alessandro Moggi.

Dall’inchiesta, riferisce la Procura, emerge un radicato sistema finalizzato ad evadere le imposte, posto in essere da 35 società calcistiche di serie A e B nonchè da oltre un centinaio di persone fisiche, tra calciatori e loro procuratori. In particolare, il meccanismo fraudolento architettato per sottrarre materia imponibile alle casse dello Stato italiano è stato adottato nel contesto delle operazioni commerciali sulla compravendita di calciatori.

“In Italia nel mondo del calcio sembra esserci un’abitudine al malaffare – osserva Balestri – E sarebbe il caso di approfondire i soldi arrivati negli anni della crisi, perché c’è qualche opacità“.
L’ennesima inchiesta sullo sport nazional-popolare conferma quindi un trend in cui il profitto a tutti i costi sembra essere l’obiettivo, mettendo in secondo piano i valori dello sport.
Occorre fare pulizia dei vertici nelle società sportive – è la soluzione individuata da Balestri – Nel 2004, con Calciopoli, sembrava che un processo del genere fosse iniziato, ma poi questi si sono riorganizzati nello stesso modo”.

A dare un pessimo spettacolo, però, non ci sono solo le inchieste giudiziarie. Gli insulti omofobi di Sarri a Mancini e la punizione pilatesca nei confronti dell’allenatore del Napoli, infatti, rivelano che il problema è anche quello dell’etica e del reciproco rispetto.
Abbiamo invitato Sarri e Mancini a confrontarsi sul tema dell’omofobia ai Mondiali Antirazzisti – rivela Balestri – e nel frattempo continuiamo coi nostri progetti, relazionandoci anche con quel mondo, per smontare, ad esempio, l’immagine del calciatore bullo, con le pupe e i macchinoni”.
Un lavoro faticoso, ma che ci dice che un altro calcio è possibile.