Dopo le dichiarazioni di questa mattina dell’assessore Matteo Lepore, secondo il quale ci sarebbe la possibilità reale l’azienda Breda Menarinibus sia venduta ad una società turca, Bruno Papignani, segretario regionale della Fiom, si oppone all’eventualità di una vendita.

BredaMenarinibus: da scongiurare il rischio delocalizzazione

Qesta mattina, mentre la Breda Menarinibus, la nota azienda di produzione di autobus, presentava i nuovi modelli, l’assessore comunale Matteo Lepore, che detiene la delega alle relazioni sindacali esterne, lasciava intravedere la reale possibilità che l’azienda sia venduta ad una società turca, la Karsan.

L’azienda bolognese, di proprietà di Finmeccanica, conta circa 300 dipendenti, di cui 80 in mobilità, che, secondo gli accordi, potranno accedere alla pensione al termine della mobilità stessa.

Bruno Papignani, segretario regionale Fiom, rigetta duramente l’ipotesi di una vendita alla socità turca e rilancia: “Chiediamo un polo di trasporto pubblico, gestito da Finmeccanica, con un occhio a Irisbus, che è l’altra azienda che produce autobus in Italia”.

“Se Breda Menarinibus sarà venduta ai turchi, nel giro di 3-4 anni, la produzione evidentemente si sposterà in Turchia. E anche i fondi europei andranno all’estero.” dice Papignani.

“Pensiamo di fare iniziative, sino a giungere ad un tavolo con Finmeccanica e il Governo (azionista di maggioranza di Finmeccanica con il 30%, ndr) per ribadire la nostra posizione. Ma in un momento in cui il governo dice di voler privatizzare tutto, è plausibile che i giochi siano in parte fatti. Siamo nettamente contrari alla privatizzazioni” spiega il sindacalista.

E su Lepore, che ha assicurato che si opporrà all’ipotesi vendita, Papignani risponde secco: “Il PD a parole ha sostenuto il fatto che la Menarini restasse pubblica, ma nei fatti ha lasciato andare le cose”.

“Se le istituzioni avessero voluto intervenire -conclude il segretario Fiom- potevano farlo prima.”