Gli oltre 3mila studenti idonei rimasti “scoperti” dall’erogazione della borsa di studio riceveranno il contributo grazie ad un accordo tra Regione e Atenei, ma gli importi caleranno per tutti: dai 60 ai 260 euro. Gli studenti di Link, che avevano denunciato il problema a dicembre, sono contenti per la soluzione, ma non per i soldi in meno: “Quei tagli arrivano a corrispondere ad un mese di affitto”.

Tagli alle Borse di studio: parla Link

Grazie ad un accordo tra la Regione Emilia Romagna e i quattro Atenei lungo la via Emilia, gli oltre 3mila studenti idonei per la borsa di studio ma che erano ancora esclusi dall’erogazione riceveranno il contributo.
Saranno le università a rimediare, mentre viale Aldo Moro investirà 22 milioni di euro, uno in più dell’anno scorso. Dal Miur, intanto, si attende il riparto delle risorse, origine del problema denunciato prima di Natale dagli studenti dell’Emilia Romagna, in particolare da Link.

Una risposta positiva, dunque, al problema, ma non priva di lati oscuri. Tutte le borse di studio, infatti, subiranno un taglio che va dai 60 ai 260 euro. Le tempistiche dell’erogazione, inoltre, non sono chiare.
Questioni che non piacciono agli studenti e studentesse di Link, che sottolineano come un taglio di 260 euro incida molto sul bilancio del singolo studente. “Quella somma corrisponde ad una mensilità di affitto – osserva ai nostri microfoni Noemi Chiusano, portavoce dell’associazione studentesca – Specialmente se consideriamo che in studentato tutte le mensilità vanno versate all’inizio, mentre sull’erogazione delle borse di studio non ci sono tempi certi”.

Il pasticcio, dunque, sembra risolto a metà. Le toppe trovate da Regione e Atenei, per quanto tese a scongiurare l’esclusione del 15% degli studenti dalle borse, vanno a modificare importi e condizioni che, se il diritto allo studio è appunto un diritto, dovrebbero essere certe e garantite.
Abbiamo chiesto dove finiranno le risorse risparmiate dal calo degli importi – continua Chiusano – Se non ci verranno date risposte torneremo a mobilitarci, perché i problemi del diritto allo studio sono molti e non riguardano solo le borse di studio”.

ASCOLTA L’INTERVISTA A NOEMI CHIUSANO: