Il 2016 bolognese segnerà un risparmio complessivo di circa 40 milioni di euro per i consumatori. Da un lato il calo del prezzo dell’energia, dall’altro le riduzioni tariffarie messe in campo da Palazzo d’Accursio, produrranno una riduzione delle tariffe di trasporto e un aumento dei prezzi dei beni alimentari più basso rispetto alla media nazionale.

Energia: a Bologna quest’anno si risparmia

È una Bologna in controtendenza quella che emerge dall’indagine sull’andamento dei prezzi nel 2015. Per la prima volta dal 1959, infatti, si è registrato un calo dei prezzi su base annua, che può essere tradotto in un risparmio complessivo di 40 milioni di euro per i consumatori.

Come spiega il vicesindaco Silvia Giannini, “Dopo l’annuncio di ieri delle riduzioni fiscali e tariffarie messe in campo dal Comune di Bologna, che permetteranno alle famiglie bolognesi di disporre complessivamente di circa 60 milioni di euro in più, le stime riguardo all’andamento dei prezzi evidenziano un ulteriore risparmio di 40 milioni, che ci premettono di arrivare ad un risparmio complessivo per i bolognesi intorno ai 100 milioni di euro“.

La principale ragione di questo andamento negativo dei prezzi è stato il calo rilevante dei prezzi dei beni energetici, e proprio per questa ragione le diminuzioni più rilevanti si sono registrate nell’ambito delle utenze e dei trasporti. Ma vi sono anche altri aspetti da considerare, come sottolinea Gianluigi Bovini, direttore del dipartimento Programmazione: “Bologna è una realtà commerciale dove vi è una forte concorrenza tra i grandi esercizi commerciali presenti sul territorio, ed è stato proprio questo a far sì che si verificassero differenze consistenti tra l’andamento dei prezzi a livello locale e nazionale. Lo riscontriamo in particolare in due ambiti: da una parte per quanto riguarda i prodotti alimentari l’incremento dei prezzi è stato più contenuto sul territorio bolognese (rispetto alla media nazionale, ndr); dall’altra, nel campo dei servizi ricettivi e di ristorazione, mentre a livello nazionale si registrava un incremento dell’1,3%, a Bologna i prezzi scendevano dell’1,5%. In particolare quest’ultimo dato è utile anche a spiegare l’andamento positivo del turismo sul territorio”.

Per quanto riguarda le previsioni future, stando ai dati di Bankitalia, nel 2016 dovrebbe registrarsi un incremento dei prezzi di proporzioni minime, ovvero dello 0,3% circa. “La deflazione dei prezzi – ricorda Bovini – ha sicuramente delle componenti positive per le famiglie bolognesi, che proseguiranno anche nel 2016. Certamente a livello globale e delle politiche macroeconomiche se il dato della deflazione si dovesse cronicizzare allora emergerebbero effetti negativi di tutta’altra portata, ma la previsione di Bankitalia per il 2016 è di modesta ripresa dei prezzi”.

Anna Uras