Diverse centinaia di persone hanno attraversato la città contro la ‘Bologna della paura’ dei divieti di dimora e delle altre misure cautelari. Un corteo partito da piazza XX Settembre e terminato sotto le due torri. Ingente il dispiegamento delle forze dell’ordine, che hanno bloccato gli accessi a tutte le vie laterali al percorso del corteo. E c’è già l’appuntamento per l’otto novembre, quando Salvini sarà in città.

Piazza XX Settembre partenza del corteo di Bologna delle Libertà

Un corteo partecipato e determinato, come d’altronde era stato annunciato. La ‘Bologna delle libertà’ oggi ha attraversato la città contro la ‘Bologna della paura’, quella dei divieti di dimora, degli arresti domiciliari e delle altre misure cautelari che hanno colpito numerosi attivisti.

Un lungo corteo, partito da piazza XX Settembre e conclusosi sotto le due torri, presidiato a distanza ravvicinata da un folto dispiegamento di forze dell’ordine. In piazza c’era anche Gigi Roggero, attivista di Hobo recentemente passato dagli arresti domiciliari all’obbligo di dimora.

La celere ha sbarrato l’accesso a tutte le traverse del percorso della manifestazione, anche quelle più piccole e prive di ‘obiettivi sensibili’. In molti, tra i manifestanti, si sono chiesti quanto costi alle casse pubbliche un simile ricorso agli uomini in divisa. All’arrivo del corteo tra via Indipendenza e via dei Mille, un dispiegamento di forze dell’ordine ha impedito al corteo di proseguire e si sono registrati momenti di accesa discussione. Ma la situazione si è presto sbloccata e il corteo ha proseguito su via dei Mille.

Forte è stata l’emozione degli attivisti al transito in via Barberia, quando hanno urlato un saluto collettivo a Roberto Cipriano, il ‘socio’ del Tpo che, proprio in quella zona, è costretto agli arresti domiciliari. E che ha risposto al saluto del corteo sventolando una bandiera dalla finestra.

E mentre la manifestazione volgeva al termine, è stato rilanciato l’appuntamento per l’otto novembre, giorno in cui Salvini sarà in città. Ma la festa non filerà liscia, assicurano gli antifascisti oggi in piazza, che si troveranno in assemblea il primo ottobre per “costruire questo otto novembre