Presentato D-Air, il progetto composto da 20 azioni per ridurre l’emissione di CO2 dell’aeroporto Marconi. Tra le idee un bosco attorno al Marconi, piste ciclabili e, con molte incognite, il People Mover.

Ridurre l’inquinamento prodotto dall’aeroporto. È l’obbiettivo del progetto europeo D-Air (Decarbonated Airport Region), di cui la Provincia di Bologna è partner, con il supporto dell’Aeroporto Marconi. Provincia, Regione, Comune e Sab già nel 2008 hanno sottoscritto un accordo territoriale con l’intento di rivoluzionare l’aeroporto bolognese, realizzando una nuova aerostazione – capace di ospitare al 2022 ben 10 milioni di passeggeri – e intervenendo per migliorare l’accessibilità, ridurre gli impatti ambientali e paesaggistici.

Massima aspirazione del programma D-air è rendere il Marconi CO2 free anche grazie alla collaborazione avviata tra 10 importanti aeroporti europei, tra i quali spiccano il Charles de Gaulle di Parigi, l’Arlanda di Stoccolma ed El Prat di Barcellona. Partito a gennaio 2012 e destinato a concludersi a fine 2014, il progetto di carbon reduction vuole essere perseguito attraverso l’attuazione di due obbiettivi principali: il miglioramento e l’innovazione tecnologica delle attività del Marconi e dell’accessibilità di superficie all’area aeroportuale.

Come sottolinea Alessandro Delpiano, responsabile del progetto europeo, per ridurre l’impatto della mobilità aeroportuale e migliorare l’accessibilità, le 20 azioni in programma “tendono a ridurre l’uso dell’auto e ad aumentare l’uso di mezzi sostenibili, quali quelli elettrici e le biciclette”. Non a caso l’undicesimo punto prevede lo sviluppo di una connessione ciclabile dell’aeroporto alla rete urbana e alla rete cicloturistica. Inoltre si punta all’incrementazione del servizio di trasporto pubblico, scoraggiando l’uso di mezzi di trasporto personali altamente inquinanti. Fino alla realizzazione di un bosco di 31 ettari.

In proposito torna l’attuazione del People Mover, al primo posto nella lista delle 20 azioni, seguito dall’allestimento di navette elettriche e dal potenziamento di navette Blq aerobus e del servizio Tpl urbano e suburbano all’aeroporto.
Queste ed altre questioni, come quella dei fondi per attuare il progetto, saranno ampiamente discusse il 14 e il 15 gennaio in un seminario in cui i 10 aeroporti coinvolti si confronteranno per concordare le migliori soluzioni.

Irene Usardi