Per lo sciopero europeo contro l’austerity non si stanno mobilitando soltanto i sindacati di base e la CGIL. C’è anche tutta la realtà dei movimenti sociali e dei comitati che parteciperà. A Bologna un’assemblea per coordinarsi e riflettere sul senso della protesta.

Questa sera dalle 20,30 tutta la cittadinanza è invitata da Bartleby in quelli che sono per ora ancora i suoi spazi di Via San Petronio. Gli attivisti vogliono dare vita a un momento di riflessione per coordinare le mobilitazioni del 14 novembre nella nostra città.

“Crediamo che anche a Bologna si possa e si debba partecipare a questa data di mobilitazione e da lì provare ad aprire un percorso più lungo.
Ci sembra molto interessante analizzare la retorica utilizzata dall’intero panorama istituzionale – dalla distante ma in fin dei conti così vicina U.E. fino al rettore della nostra Università, passando per i ministri – per giustificare le politiche di austerity. Il discorso che viene prodotto dalle Istituzioni e che informa tutte le politiche pubbliche nella crisi, serve solo a produrre un diffuso senso di colpa e di inadeguatezza” con queste parole Bartleby ha deciso di convocare la cittadinanza bolognese nei suoi spazi per dare vita a un’assemblea pubblica e organizzare la mobilitazione nella nostra città per lo sciopero europeo.

Non soltanto i sindacati di base e CGIL, ma anche tutte le realtà di movimento e che dal basso propongono all’attenzione dei media e degli altri cittadini le vertenze in cui sono coinvolte a causa non solo della crisi ma anche per i modi in cui si è deciso di gestirla: “Ci serve immaginare una diversa forma di realizzazione individuale e collettiva per rompere il canone del successo, delle selezione, dei continui colloqui, dei curriculum più lunghi, della guerra tra poveri, della formazione continua, dell’amaro in bocca”.