La Digos di Roma ha arrestato 17 esponenti del movimento per la casa. Contestate le azioni nel corso della manifestazione del 31 ottobre in via della Stamperia. Tra gli arrestati anche il leader dei Blocchi Precari Metropolitani Paolo Di Vetta.

17 persone sono state oggetto, questa mattina a Roma, a provvedimenti restrittivi messi in atto dalla Digos nel corso di un’operazione. Si tratta di esponenti del movimento per la casa della capitale, che avevano partecipato alla manifestazione del 31 ottobre in via del Tritone, quando i manifestanti avevano tentato di entrare alla Conferenza Stato-Regioni per chiedere conto delle promesse fatte dal ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi in seguito all’acampada di Porta Pia del 19 ottobre.

Tra gli arrestati anche il leader dei Blocchi Precari Metropolitani Paolo Di Vetta, che è stato posto agli arresti domiciliari. La stessa misura anche per altri 6 attivisti, mentre per altri 10 vige l’obbligo di firma.
I reati contestati sono diversi e molto gravi: adunata sediziosa, rapina, violenza, resistenza e lesioni aggravate in danno di pubblici ufficiali, danneggiamenti aggravati.

“Questo pomeriggio sono stati organizzati presidi in solidarietà ai compagni arrestati in varie città d’Italia” riferisce Selene Cilluffo, giornalista di Today.it.

“Per le 16 era stata convocata una conferenza stampa da parte dei movimenti per il diritto all’abitare, che in realtà si è trasformata in una mobilitazione spontanea” continua Cilluffo.

“In realtà i manifestanti hanno insinuato, in maniera anche abbastanza insistente, che questi provvedimenti di custodia cautelare siano stati emessi in previsione della fitta agenda politica che era stata  resa pubblica dopo l’assemblea pubblica di domenica scorsa all’Università La Sapienza” sostiene la giornalista.

“La mobilitazione di oggi è stata anche l’occasione -conclude Selene Cilluffo- per rilanciare i prossimi eventi, a partire da sabato sotto il Cie di Ponte Galeria, sino al prossimo 15 marzo, un “nuovo” 19 ottobre”, passando per la data del 22 febbraio, in solidarietà ai No Tav.

leggi anche l’articolo di Selene Cilluffo su Today.it