Durante lo sgombero degli alloggi Acer di via Gandusio, venerdì scorso, è stato devastato il circolo Arci “Guernelli”. L’intervento potrebbe essere stato causato da un errore nell’ordinanza firmata da Virginio Merola, che non esentava lo spazio dallo sgombero. Il circolo ha sporto denuncia contro ignoti. Domani un presidio di solidarietà e un incontro col Comune.

Arci Guernelli

La devastazione del circolo Arci “Guernelli” di via Gandusio 6 durante lo sgombero di venerdì scorso dei palazzi Acer potrebbe essere stata causata, o quantomeno facilitata, da un errore contenuto nell’ordinanza firmata dal sindaco Virginio Merola.
L’ipotesi inquietante emerge leggendo l’ordinanza del primo cittadino, emessa lo scorso 12 luglio (due giorni prima dello sgombero) e intitolata “Misure a tutela della pubblica incolumità relative agli immobili di proprietà comunale e gestiti da Acer Bologna siti in via A. Gandusio “.

L’ordinanza, nella prima parte, individua gli immobili da liberare e, nel secondo capoverso, recita testualmente: “negli stessi immobili sono presenti inoltre locali destinati ad usi diversi rispetto a quello residenziale“. In particolare, la sede del circolo Arci si trova al civico 6, proprio sotto i palazzoni Acer.
Scorrendo il testo, si arriva alle disposizioni del sindaco, che in particolare:

Nel testo non è presente alcun richiamo al circolo Arci “Guernelli”, con cui è in essere una convenzione della durata di 15 anni, e non c’è alcun passaggio che dica di esentare il circolo dall’intervento delle forze dell’ordine. Oltre a ciò, i soci del circolo riferiscono di non aver ricevuto alcuna notifica sull’intervento delle forze dell’ordine e non hanno quindi potuto nemmeno mettere in salvo la merce contenuta nei frigoriferi, che si è quindi deteriorata.
Accorso sul posto fin dalle prime luci dell’alba, al presidente del circolo, Stefano Bonora, è stato impedito di entrare nei locali e le telecamere di sorveglianza hanno smesso di registrare alle 6.40, ora in cui è stata staccata l’energia elettrica per cominciare le operazioni di sgombero.

Il sospetto che qualcosa sia andato storto e che l’ordinanza comunale firmata dal sindaco includesse il circolo Arci è venuto anche al consigliere comunale di maggioranza Andrea Colombo che, nel suo intervento di inizio seduta, oggi ha chiesto per quale motivo il provvedimento riguardasse anche il Guernelli: “Per quale motivo (l’ordinanza ndr) è rivolta, senza preavviso, anche a chi, il circolo, aveva e ha una regolare convenzione, per un immobile tra l’altro ad uso non abitativo?”. Una domanda che il consigliere aveva anticipato anche su Facebook:

Anche Coalizione Civica, per voce del capogruppo Federico Martelloni, è intervenuta sul tema. Il consigliere sottolinea che “Lo sgombero si è svolto sotto la supervisione di personale Acer e con l’intervento delle forze dell’ordine. Nessuno si è accorto di niente? E a monte: i vertici Acer, l’Amministrazione Comunale, l’Assessora Gieri, il Presidente di Quartiere Borsari non sono stati in grado di organizzare il trasferimento temporaneo del Circolo prima che si arrivasse a tanto?”.
Sullo stesso tema, inoltre, è stato presentato un odg, che la maggioranza non ha però ammesso alla discussione.

Oltre al tema dell’ordinanza, resta da capire se la devastazione sia stata prodotta dagli agenti delle forze dell’ordine, che dalle 6.40 avevano la “giurisdizione” su quanto stava accadendo, o se altri si sono introdotti senza che nessuno se ne accorgesse tra le 6.40 e le 17.00.
Alcune di queste domande potrebbero trovare una risposta domani, quando è previsto un incontro tra l’Arci e l’Amministrazione.
Sempre domani, infine, è prevista una mobilitazione dei soci e dei sostenitori del circolo Arci Guernelli.