71 anni fa, il 21 aprile 1945, Bologna veniva liberata dai nazifascisti. Un anniversario che per la nostra città segna una grande novità. Per la prima volta, alla presidenza dell’Anpi di Bologna c’è una donna non partigiana: Anna Cocchi. ASCOLTA L’INTERVISTA.

21 aprile 1945. All’alba entrano in città le prime unità combattenti alleate. Gruppi partigiani hanno già preso possesso dei principali edifici pubblici e controllano le strade del centro. La popolazione bolognese accorre e circonda festante i soldati liberatori. Nella tarda mattinata dal balcone di palazzo d’Accursio si affacciano il presidente del Cln regionale Antonio Zoccoli, il prefetto Gianguido Borghese e il nuovo sindaco designato Giuseppe Dozza. Bologna è la prima grande città del nord a conoscere la gioia della liberazione dal nazifascismo.

A 71 anni di distanza, il ricordo di quella giornata viene celebrato, come di consueto, dalle istituzioni cittadine.
L’anniversario di quest’anno, però, è contraddistinto da una novità rilevante, che riguarda l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. Per la prima volta nella storia dell’Anpi di Bologna, infatti, a ricoprire il ruolo di presidente è una donna e una non-partigiana (“antifascista” è la definizione usata dall’associazione): Anna Cocchi.

Componente della presidenza provinciale da un decennio, Anna Cocchi è stata vicaria di William Michelini e dirige da alcuni anni la sezione di Anzola. Promotrice di numerose iniziative incentrate sulla lotta e i valori espressi dalla Resistenza, Cocchi ha maturato inoltre una lunga esperienza come sindaco e amministratrice della ex Provincia di Bologna.
“Per l’Anpi provinciale di Bologna – si legge sul sito dell’associazione – è un momento significativo poiché per la prima volta viene eletto un presidente antifascista nella continuità dei valori che sono alla base dell’antifascismo, della lotta di Liberazione e della Costituzione italiana”.

Evidentemente c’è una coincidenza voluta con il 70° anniversario del voto alle donne – afferma Cocchi ai nostri microfoni, ricordando l’altra importante ricorrenza celebrata quest’anno – Se è vero che sono la prima donna presidente dell’Anpi di Bologna, va però ricordato che a livello nazionale sono state molte le figure femminili, le partigiane, responsabili di un’associazione così prestigiosa”.

Continua dunque il percorso di rinnovamento intrapreso qualche anno fa, che rende l’Anpi ancora attrattiva per le giovani generazioni. “Sono state proprio loro a spingermi ad assumere un impegno maggiore – racconta Cocchi – Ho intenzione di dedicare loro molta attenzione, perché i giovani hanno molto da dirci e noi abbiamo molto da imparare da loro“.