Da reati in materia di lavoro e previdenza obbligatoria a semplici multe, spesso di appena 50 euro. La Cgil denuncia il regalo a coop spurie e caporali da parte del governo, che in questo modo alimenta forme di moderna schiavitù, come quelle nel settore della lavorazione delle carni o nella logistica.

Il ministro del Lavoro Graziano Poletti considera il governo di cui fa parte come quello “più a sinistra della storia“. Poco importano i recenti dati Inps che testimoniano come le imprese abbiano fatto bottino degli incentivi statali lanciati dal Jobs Act, salvo poi tornare a disinteressarsi della buona occupazione una volta che il banchetto si è concluso.
I dati sull’occupazione, però, non sono l’unico elemento che testimonia la distruzione del mercato del lavoro, delle sue regole e delle sue tutele, in Italia. Un altro tema, infatti, riguarda il famoso capitolo degli appalti, al centro di lotte e polemiche degli ultimi anni.

La Cgil dell’Emilia Romagna denuncia che il Dlgs n.8/2016, in vigore dal 6 febbraio scorso, rappresenta un clamoroso regalo al caporalato e alle cosiddette coop spurie, o false cooperative, al centro delle vertenze e delle dure lotte in settori come la logistica e la macellazione delle carni. Situazioni di ordinario sfruttamento e moderno schiavismo, che colpiscono soprattutto (ma non solo) la manodopera migrante e che ora, grazie al provvedimento governativo, rischiano di aggravarsi ulteriormente.

In particolare, il decreto legislativo prevede la depenalizzazione dei reati in materia di lavoro e previdenza obbligatoria, trasformandoli da reati penali a semplici illeciti amministrativi.
La misura investe questioni come la somministrazione di lavoro abusiva, l’utilizzazione illecita, l’appalto e distacco illeciti: tutte situazioni che spesso sono presenti negli appalti di manodopera in molte imprese della lavorazione delle carni.
“In casi come la somministrazione abusiva di manodopera o appalti illeciti – esemplifica Umberto Franciosi, segretario della Flai Cgil regionale – opererà la sanzione amministrativa pari a 50 euro per ogni lavoratore occupato e per ciascuna giornata di occupazione, sia per l’azienda appaltante che per quella in appalto”.

Come se non bastasse, il decreto introduce una sorta di sanatoria, dal momento che la depenalizzazione riguarderà anche le situazioni irregolari accertate prima dell’entrata in vigore del decreto stesso.
Una vera e propria scelta di campo del governo a fianco dei “furbetti” delle coop spurie e dei caporali che, per Franciosi, brinderanno e dormiranno più serenamente.
“Da mesi leggiamo e ascoltiamo sindaci, parlamentari rappresentanti istituzionali e di associazioni sperticarsi nel denunciare il contrasto alle cooperative spurie – osserva il sindacalista – ma su questo provvedimento silenzio tombale”.