Dopo le condanne in primo grado e le assoluzioni in appello, il Tribunale di Bologna riforma la sentenza per le morti causate da amianto all’interno delle Officine Grandi Riparazioni di Bologna. Dirigenti e sanitari Fs sono colpevoli e condannati anche ai risarcimenti dei famigliari delle vittime.

Se le assoluzioni al processo Ethernit avevano demoralizzato lavoratrici e lavoratori italiani ammalitisi a causa dell’amianto, la decisione del Tribunale di Bologna lascia un po’ di speranza.
Ieri, infatti, si è registrato un colpo di scena per quanto riguarda le morti per mesotelioma pleurico all’interno dei lavoratori delle Officine Grandi Riparazioni (Ogr).
Nel primo grado di giudizio, la sentenza del 2009 aveva condannato dirigenti e sanitari delle Fs, che erano però successivamente stati assolti in appello.

Ora è proprio la Corte d’Appello che ha deciso di rivedere la sentenza ed uniformarla a quella del 2009, trasformando le assoluzioni in condanne.
A comunicarlo è la Filt Cgil, che si era costituita parte civile e che ora commenta la sentenza sostenendo “che ha segnato un punto fermo in materia di responsabilità penale per le morti di amianto di numerosi lavoratori delle Ogr”.
Le motivazioni non sono ancora state depositate, ma già da ora “le famiglie e i lavoratori dell’Ogr ribadiscono l’importanza di una sentenza come questa che, a fronte di gravi responsabilità penali fa piena giustizia nel rispetto delle norme della legge”.