Il 1° gennaio è nata Arpae, l’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia nata dalla confluenza di Arpa e dei Servizi Ambiente delle nove Province della Regione. 1241 i dipendenti, di cui 248 dalle ex-Province. Alle attività di controllo, monitoraggio e vigilanza dell’Agenzia per l’Ambiente si aggiungono e si integrano i poteri autorizzatori in capo alle Province.

Dal 1° gennaio Arpa Emilia-Romagna e i Servizi Ambiente delle nove Province sono confluiti nella nuova “Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia” (Arpae). La nuova agenzia è nata in applicazione di una legge regionale che a sua volta recepiva la riforma Delrio delle Province.
Sono 1241 le persone che lavorano nella nuova Agenzia, di cui 248 provengono dalle Province, mentre i restanti sono lavoratori della vecchia Arpa.

Il nuovo organismo avrà compiti e funzioni nuove. Si occuperà non più solamente di monitoraggio, vigilanza, controllo, ma anche delle autorizzazioni di competenza dei Servizi Ambiente delle Province, anche su mandato della Regione.
L’obiettivo è omogeneizzare ed uniformare i processi, con modalità operative e costi standard, a livello regionale.

Secondo il dettato regionale, nei prossimi mesi confluiranno in Arpae anche gli uffici dei Servizi tecnici di bacino, ora in forza alla Regione, titolari al rilascio delle migliaia di concessioni per l’utilizzo di acque e suolo del demanio idrico. Si aggiungerà così in Arpae un’altra serie di compiti e responsabilità di importanza strategica per un utilizzo controllato e tutelato delle risorse ambientali e naturali.

Il programma delle attività, le informazioni ambientali, l’organizzazione e i moduli per la richiesta delle autorizzazioni sono disponibili sul nuovo sito web dell’Agenzia (www.arpae.it).