In Italia 1 persona su 4 con infezione da hiv non è a conoscenza del proprio stato di sieropositività. La Lila promuove la campagna “Fatti un regalo, fai il test!” per diffondere la conoscenza e l’accesso gratuito al test rapido. L’intervista a Giusi Giupponi.

Alla vigilia della Giornata Mondiale contro l’aids, che si celebra ogni 1° dicembre, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rivelato dati allarmanti. Nel mondo ci sono 14 milioni di sieropositivi, ma molti non sanno di esserlo. Sono quasi due milioni i nuovi casi di infezione da hiv che si verificano ogni anno su adulti e, nella sola Europa, ci sono 122mila persone sieropositive che non sanno di esserlo. Solo in Italia, l’hiv colpisce ben 4mila persone all’anno, circa 10 persone al giorno. Il problema, quindi, è lungi dall’essere debellato.

Le infezioni da hiv non diminuiscono, ma “di questo virus non si parla mai, l’attenzione dei media non è mai rivolta al tema e si pensa sempre di non essere a rischio”, spiega ai nostri microfoni Giusi Giupponi della Lega Italiana Lotta all’Aids.
Il principale mezzo di trasmissione rimangono i rapporti sessuali non protetti completi, ma tra i comportamenti a rischio ci sono anche i rapporti orali, per quanto il rischio di contrazione del virus in questo ultimo caso sia più basso.

Dalla comparsa dell’aids ad oggi, per fortuna, sono stati scientificamente smontati gli stereotipi discriminatori sulle categorie colpite. “Il virus può colpire tutti, ragazzi giovani, persone adulte, eterosessuali, omosessuali, bisessuali, non c’è una categoria, si tratta di tutte le persone che non usano protezioni nei rapporti sessuali – osserva Giupponi – Una delle frasi che ci ripetono più spesso è ‘Ma io quella persona la conosco, è una brava persona’. Non è una questione di persone brave o non brave, se il rapporto è occasionale l’uso del preservativo mi protegge”.

Ancora oggi, inoltre, poche persone sanno dell’esistenza dei test rapidi, condotti sia su sangue che su saliva, il cui esito viene comunicato nel giro di poche decine di minuti, a fronte dei giorni invece necessari per ricevere l’esito di un test ematico nei centri clinici. Un’opportunità che permette di sapere in pochi minuti se si è sieropositivi.
È per questo che Lila, fino al 3 dicembre, raccoglie fondi attraverso l’sms solidale al 45517.
Quei fondi servono a realizzare una campagna di informazione a livello nazionale e a rendere disponibile ogni mese il test salivare presso le proprie sedi locali.

Martina Tamburini