Mario Adinolfi, giornalista ultracattolico, antiabortista e candidato sindaco alle comunali di Roma, sarà a San Pietro in Casale per un incontro organizzato da un movimento per la vita. Polemiche per i volantini nelle scuole. E intanto si prepara un presidio di protesta.

Le sue sparate potranno sembrare surreali, eppure, come dimostra lo stralcio della stepchild adoption dalla legge sulle unioni civili, in un qualche modo condiziona il dibattito politico italiano.
Il direttore de “La Croce”, blogger, giocatore di poker e soprattutto integralista cattolico Mario Adinolfi sarà a San Pietro in Casale giovedì prossimo, 14 aprile, in un incontro organizzato da uno dei cosiddetti movimenti per la vita.

La figura ingombrante di Adinolfi, però, ha già scatenato le polemiche, non solo per le sue posizioni omofobe e spesso misogine, ma per l’affissione di manifesti e la distribuzione di volantini nelle scuole del Comune.
“Abbiamo già chiesto ufficiosamente l’intervento dell’Ufficio Scolastico Regionale – spiega ai nostri microfoni Renato Rizz, capogruppo de L’Altra San Pietro in Consiglio comunale – Questi fatti non devono accadere, specialmente in un periodo come questo, mentre ci avviciniamo alle elezioni amministrative”.
Adinolfi, infatti, è candidato sindaco per le comunali di Roma e pare si presenti una lista del “Il popolo della famiglia” anche a Bologna.

Non è la prima volta che a San Pietro in Casale e in Comuni limitrofi vengono organizzate iniziative dei movimenti antiabortisti o contro la fantomatica “Teoria del Gender“.
Per protestare contro le posizioni discriminatorie di queste formazioni e per la calata di Adinolfi, nella Bassa si sta valutando di organizzare un presidio.
A lanciare l’idea, oltre allo stesso Rizz, anche l’assessore alla Cultura di San Giorgio di Piano, Mattia Zucchini, che ha spesso condotto battaglie per la laicità e contro l’integralismo religioso.